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LIBRI FANTASMA

1 - La repubblica d'Arborea
Nel romanzo di Italo Calvino Il barone rampante, al protagonista Cosimo Piovasco sono attribuite diverse opere, tra le quali una intitolata La repubblica d’Arborea. La “cominciò come un trattato sulle leggi e i governi ma scrivendo la sua inclinazione di inventore di storie complicate e ne uscì uno zibaldone d’avventure […]”. Inutile aggiungere che, come il protagonista, anche quest'opera, ovviamente, esisteva solo nella finzione. Ed era un vero peccato perché questo “Progetto di Costituzione d’uno Stato ideale fondato sopra gli alberi” meritava di esistere per davvero. Così è nata l’idea di scrivere quest’opera e di presentarla ai lettori delle biblioteche comunali di Parè e di Moltrasio in occasione de dell’80° anniversario della nascita di Calvino (15 ottobre 1923).
Al testo è stata premessa una prefazione in cui, mescolando realtà e finzione, Cosimo Piovasco è presentato come un personaggio storico e la sua opera come se fosse stata realmente scritta ai tempi in cui è ambientato il romanzo di Calvino, con tanto di note bibliografiche.
L’illustrazione di copertina è stata affidata a Leda Lanzatella, già autrice dei disegni per le copertine
dei tre numeri dei defunti “Studi della Biblioteca Comunale di Cavallasca”, dei due numeri degli ancor vivi “Studi della Biblioteca Comunale di Moltrasio” (tra non molto uscirà il terzo) e del racconto di fantascienza di Stefano Rai Il cervello. Possiamo anche aggiungere che i mostri lacustri da lei disegnati per la prima ed ultima di copertina del primo annuario di Cavallasca sono stati poi ripubblicati nel libro di Maurizio Mosca Mostri dei laghi (pubblicato da Mursia) e che il cagnolino con la chiave-reliquia di Uggiate della copertina del primo annuario di Moltrasio è diventato lo stemma che compare sulle carte d'identità dei peluche delle biblioteche di Parè e di Moltrasio.
Le due biblioteche hanno intenzione di proporre in futuro altri libri “fantasma” che, come La repubblica d'Arborea, già sono citati in romanzi o racconti, ma sono ancora da scrivere. Come sempre, la partecipazione dei lettori che vogliano scrivere “libri fantasmi” o anche, più semplicemente, segnalare possibili titoli è naturalmente gradita.
(da "Il topo di biblioteca", n.17, ottobre 2003, p.2)