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MAH, n.8, giugno 2007, p.2
Paranormale
CHIROMANZIA E FASCISMO
di Giorgio Castiglioni
Nel 1928, il Ministero dell’interno inviò ai prefetti una circolare
(datata 2 marzo) che riguardava i “ciarlatani”. Nella circolare
si citava una relazione ministeriale nella quale si diceva che “non può
consentirsi che in un Paese di civiltà così antica e così
progredita, qual è l’Italia, sia tollerato l’esercizio di
un’attività, la quale, se non si concreta sempre nell’inganno
e nel raggiro dell’altrui buona fede, così da integrare un fatto
delittuoso, mira, tuttavia, a speculare sulla ingenuità e sulla credulità
del prossimo”. C’era tuttavia, si diceva nella circolare, “qualche
incertezza” in merito alle “forme di attività, che il Legislatore
ha inteso proibire”. In attesa del regolamento esecutivo si faceva sapere
che per ciarlatano doveva “intendersi compresa ogni attività diretta
a speculare sull’altrui credulità, o a sfruttare od alimentare
l’altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti,
coloro che esercitano giuochi di sortilegio, incantesimo, esorcismi o millantano
od effettuano in pubblico grande valentia nella propia [sic] arte o professione,
o magnificano ricette o specifici cui attribuiscono virtù straordinarie”.
Ma la parte più interessante della circolare arriva ora. La trascriviamo
parola per parola:
“Un particolare accenno, peraltro, occorre fare dei chiromanti.
Un assoluto criterio di rigore verso tutti coloro, che esercitano la chiromanzia,
non sembra opportuno.
Non può certo negarsi che, per non pochi, sforniti di qualsiasi studio
e preparazione e che non si peritano di dare a credere di avere l’abilità
di predire, attraverso la lettura dei segni della mano, l’avvenire con
assoluta sicurezza, l’esercizio della chiromanzia sia puro ciarlatanesimo.
Ma ad uguale affermazione non si potrebbe pervenire in confronto di coloro che
di proba condotta, non privi di cultura, si dedicano all’esame della mano,
per indagare, attraverso le sue caratteristiche, il carattere della persona
e che compiono a riguardo, esperimento in privato od in pubblico.
Senza affermare che, sotto questo aspetto, la chiromanzia riposi su basi scientifiche,
non sarebbe nemmeno lecito escludere, in modo assoluto, che la mano, attraverso
le speciali caratteristiche di forma, che essa può presentare e che variano
da individuo ad individuo, possa fornire indizio del carattere e delle tendenze
psichiogiche [sic] di una determinata persona, così come non si nega,
anzi si dà valore scientifico, all’affermazione di chi vuole sussista
intima connessione tra certe anomalie somatiche e la tendenza a delinquere”.
Nel lanciare un attacco contro i ciarlatani, insomma, si aveva cura di salvaguardare la ciarlataneria di regime.
FONTE:
Archivio di Stato di Como, Prefettura, Gabinetto, I versamento,
cart. 143, fasc. “Varie” – “Mestieri ambulanti –
Ciarlatani Chiromanti”