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MAH, n.11, marzo 2008, pp.1-2

Leggende metropolitane
IL CANGURO CHE FUGGE CON LA GIACCA
di Giorgio Castiglioni

Nel maggio del 2000, sulla stampa apparve la notizia di una curiosa disavventura. Sotto il titolo Turisti in Australia rapinati da canguro, “La Provincia” di Como (10 maggio 2000, p.6) pubblicò questo trafiletto:

TEL AVIV - Tre turisti israeliani sono stati rapinati da un canguro mentre erano in escursione in una zona disabitata nella regione di Sindey [sic] in Australia, secondo quanto ha riferito - con assoluta serietà e con un documentato racconto - l’agenzia israeliana di stampa Itim. I tre giovani - spiega infatti l’agenzia - erano alla ricerca di canguri che speravano di fotografare prima del loro rientro in Israele. Dopo ore di vane ricerche, mentre rientravano alla base di partenza, un canguro si è parato all’improvviso davanti al paraurti anteriore della loro automobile, ed è stato travolto. Di fronte al corpo esanime steso sull’asfalto i turisti hanno estratto le macchine fotografiche e, per rendere più interessanti le immagini, hanno avuto la bella pensata di rivestire il mammifero con il giubbotto di una delle ragazze. A quel punto il canguro si è riavuto ed è balzato via. Ai tre improvvidi turisti non è rimasto altro da fare che riprendere il canguro dileguarsi nella vegetazione, mentre si portava via, con la giacca, anche il passaporto, i soldi e il biglietto aereo della turista.

Non era questa la prima volta in cui la simpatica storia del canguro che fugge con la giacca era presentata come un fatto realmente accaduto.
Lo studioso di leggende metropolitane Jan Harold Brunvand (Sarà vero? : leggende metropolitane di tutto il mondo, Milano : Pan, 2001, pp.227-228) riporta tre versioni della storia del canguro:

La storia […] si sviluppò durante l’America’s Cup; ne esistono per lo meno tre versioni.
* La prima che abbiamo sentito riguarda la gente alla moda, i seguaci di Gucci, che vennero a sostenere la partecipazione dell’equipaggio italiano. Tra una gara e l’altra un gruppo di queste persone decise di fare una gita in macchina in campagna, in cerca di canguri. Finì che la loro Land Rover si scontrò con un canguro, limitandosi tuttavia a stordirlo. Mentre l’animale giaceva sulla strada, cercando di riprendersi, uno degli italiani decise che sarebbe stato divertente fargli una fotografia con una giacca di Gucci, così il tipo che guidava offrì la propria. Al canguro fu dunque infilata la giacca, ma prima che si potesse scattare la foto, l’animale si riprese e si allontanò a balzi nella boscaglia […]; le chiavi della Land Rover erano in una delle tasche della giacca.
* Uno scrittore di San Francisco utilizza come protagonisti alcuni membri dell’equipaggio del dodici metri Canada II. Costoro si recano in macchina nell’entroterra e investono un canguro, che perde momentaneamente i sensi. I canadesi vestono l’animale con la giacca e il cappellino da baseball dell’equipaggio. Il canguro si allontana saltando e si dirige verso l’interno, vestito con la giacca da marinaio, che contiene denaro e, cosa più importante, un passaporto.
* Questa volta è il celebre velaio e stella della vela, Lovell North, che scende da una macchina e infila un blazer ufficiale del dodici metri Eagle al canguro.
Prima che lui possa scattare una foto, il canguro salta via, entra in un boschetto e non viene più visto […]


Brunvand cita come fonte la rubrica di Red Marston sul giornale della Florida “Saint Petersburg Times” del 12 agosto 1987 e dice che ai tempi queste “versioni della storia dilagavano e furono ripetute dai media. In un libro sui grandi miti metropolitani australiani, Graham Seal accennò al fatto che negli anni ’50 la vicenda veniva raccontata sulle squadre di cricket inglesi in trasferta”. Brunvand aggiunge che “archetipi di tali narrazioni” risalgono agli anni ’30 e che lo studioso di folclore australiano Bill Scott gli ha riferito “di averne trovato una traccia ancora precedente in un libro del 1902”.
Questa leggenda contemporanea ha anche ispirato una pubblicità e un film.
Nella pubblicità della GoreTex c’è una variante rispetto alle versioni sopra citate. Il canguro, infatti, non viene investito. Una coppia che viaggia in jeep lo vede a terra e scende a soccorrerlo. Lui, premuroso, lo copre con l’impermeabile. Il cangurino viene rimesso in piedi e lei fa una foto a lui che abbraccia l’animale. Quindi anche lei vuole avere la foto con il canguro, ma mentre si cambiano di posto il canguro se ne va via con l’impermeabile. I due ci ridono sopra, ma, quando vogliono ripartire, si accorgono che le chiavi del fuoristrada erano nella tasca dell’indumento scomparso con il canguro. Non mi risulta che questa pubblicità sia mai stata usata per il mercato italiano, però il filmato è stato trasmesso durante una puntata della trasmissione “Mai dire domenica” (24 marzo 2002).
Nel film Kangaroo Jack (regia di David McNally) i protagonisti inseguono il canguro fuggito con la giacca nella cui tasca c’era una rilevante somma di denaro:

Nota.
L’articolo riprende un mio intervento nel forum di Bibliotopia:
http://bibliotopia.forumfree.net/?t=19328776

La pubblicità della GoreTex citata nell’articolo può essere vista qui:
http://it.youtube.com/watch?v=msMy_TvJBl4
http://it.youtube.com/watch?v=8SUPqGCE7F8