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MAH, n.13, settembre 2008, pp.1-3

Animali misteriosi
LA BESTIA DI MONTAUK
di Giorgio Castiglioni

Le immagini di un animale trovato sulla spiaggia a Montauk, nello stato di New York, hanno fatto il giro del mondo. L’anatomia della bestiola è quella di un mammifero e i denti della mandibola (quelli della mascella sono andati persi) indicano chiaramente che appartiene all’ordine dei carnivori. Altri dettagli, e in particolare la forma della zampa anteriore e delle sue dita, ben visibili, suggeriscono che l’animale fosse un procione (Procyon lotor).
Tale identificazione era già proposta nell’articolo pubblicato dopo il ritrovamento su un giornale locale (The Independent, 23 luglio) che riportava il parere di Larry Penny, direttore del Natural Resources Department di East Hampton, e Doug Johnston, proprietario di un’attività specializzata nel controllo di animali nocivi.
Nei giorni seguenti l’animale è stato riconosciuto come un procione da altri osservatori competenti come Jeff Corwin (Foxnews, 1 agosto), noto negli Stati Uniti per i suoi programmi sugli animali, Darren Naish, paleontologo inglese autore dell’interessante blog scientifico “Tetrapod Zoology” (4 agosto), e Lorenzo Rossi, curatore del sito criptozoo.com (5 agosto), senza dimenticare Grant Niesner che nel suo sito animachina.com ha caricato una sua elaborazione grafica che mette a confronto l’animale di Montauk con un procione (l’immagine è stata riprodotta anche nell’articolo di Naish e nel forum di Bibliotopia).
Oltre al procione, sono stati chiamati in causa anche altri animali.
Si è parlato di un cane. In effetti i denti possono sembrare quelli di un cane (cani e procioni, entrambi mammiferi dell’ordine dei carnivori, hanno una dentatura molto simile), ma, come si è detto, altri particolari fanno preferire l’ipotesi del procione.
Un’ipotesi più volte citata è quella che l’animale fosse una tartaruga “senza guscio”. La mancanza della corazza è però un problema un po’ più grosso di quanto sembra sospettare chi suggerisce questa risposta. Il carapace delle tartarughe fa parte del loro corpo e la rimozione lascerebbe sull’animale delle lesioni evidenti. Inoltre non c’è nulla nella bestia di Montauk che ricordi una tartaruga. Le zampe, per esempio, non sono certo da tartaruga e non lo sono, ovviamente, i denti, dato che le tartarughe non ne hanno. Un elemento che può aver suggerito tale identificazione è il fatto che nella foto con visione dorsale sembra che la mascella della bestia abbia la forma di un becco. In realtà, è un’impressione ingannevole. Nella foto fatta dopo aver rovesciato l’animale sul dorso si vede che il profilo della mascella è invece arrotondato.
Altri tentativi di identificare l’animale hanno chiamato in causa roditori come la nutria e il capibara.
Tra chi ha puntato sui roditori c’è il sito Gawker.com che ha presentato un confronto tra foto per sostenere la sua ipotesi. L’autore non indica una specie precisa. Usa indifferentemente i nomi vole, che indica alcuni generi di roditori appartenenti alla sottofamiglia degli arvicolini, e water rat, che viene usato per alcune specie di roditori che vivono presso l’acqua, compresi arvicolini come l’Arvicola terrestris, diffusa anche dalle nostre parti, o il Microtus richardsoni, presente nel Nord America (ma dall’altra parte del continente rispetto a Montauk). Le immagini che dovrebbero mostrare l’aspetto dal vivo, lo scheletro e un cranio di water rat si riferiscono a quattro diversi roditori (nessuno dei quali, peraltro, è un arvicolino). L’animale nella foto in basso a sinistra è un Hydromys chrysogaster, un roditore dell’Australia (dove è chiamato water rat o con il nome nella lingua dei nativi, rakali), quelli nelle due foto al centro a destra sono invece nutrie (Myocastor coypus), anch’esse roditori, ma appartenenti a un diverso sottordine. L’immagine presentata come “XRay Of a water rat” mostra in realtà lo scheletro di un ratto e quello che è indicato come “water rat skull” è un cranio di Josephoartigasia monesi, un enorme roditore preistorico. L’autore ha tracciato sulle immagini dei segni colorati con l’intento di far notare presunte analogie anatomiche con l’animale di Montauk. Sulle foto del rakali e delle nutrie ha indicato la coda e le zampe, ma, a dir la verità, la coda non ha una somiglianza maggiore di quella che può avere quella di un gran numero di mammiferi e avere zampe con dita affusolate è una caratteristica non solo di questi roditori, ma anche di altri animali (tra i quali ovviamente il procione). Il paragone tra la parte anteriore della bocca del cranio di roditore e di quella della bestia di Montauk è poi palesemente errato. Per quanto riguarda la mandibola si tratta di denti diversi: quello indicato nell’immagine del cranio è un incisivo, mentre quello dell’animale di Montauk è un canino (tra l’altro, i roditori non hanno canini). Per la mascella, poi, l’errore è ancora più grosso: quello del roditore è un altro incisivo mentre quel che viene indicato come analogo nella bestia di Montauk non è neppure un dente, ma parte dell'osso della mascella stessa (e inoltre, come già abbiamo osservato, la forma appuntita è solo un’errata impressione data da una delle foto).
In realtà basta un semplice sguardo alla mandibola per scartare l’ipotesi che si tratti di un qualunque roditore. Limitandoci a un particolare molto ben visibile, la mandibola dei roditori ha, per esempio, dopo gli incisivi un ampio diastema (intervallo in cui non sono presenti denti) che non c’è, invece, in quella della bestia di Montauk.
Se le ipotesi della tartaruga “senza guscio” o di un qualunque roditore sono in contrasto con l’anatomia, quella dell’“esperimento genetico” sfida anche il buon senso. Già l’articolo su “The Independent” sopra citato riferiva che alcuni dicevano che il “mostro” poteva essere il frutto di “diabolici esperimenti” fatti nel vicino centro di studi sulle malattie animali di Plum Island. Pur essendo del tutto assurda, simili voci hanno trovato seguaci, tanto che il direttore del centro è dovuto intervenire per smentire ogni legame tra l’animale di Montauk e le attività svolte nel suo istituto (Corriere.it, 4 agosto).
L’apparente stranezza della bestia ha fatto pensare a molti che potesse addirittura trattarsi di un falso realizzato con lattice e/o altri materiali (Newsday.com, 31 luglio) oppure di una creazione al computer (si veda per esempio Corriere.it, 1 agosto, dove si sostiene che il “suggerimento più sensato” è la “photoshoppata”). Il dubbio è comprensibile, dato che i falsi “mostri” sono numerosi. Tuttavia in questo caso non pare che si tratti di una burla. L’anatomia dell’animale è credibile e nelle foto con una sufficiente risoluzione si possono notare dettagli del tutto verosimili e la presenza di insetti sul corpo. Insomma ci sarebbe da chiedersi perché darsi tanto da fare per creare l’immagine di un animale che non ha nulla di strano e ha tutto l’aspetto di un procione morto.

FONTI:
- Kitty Merrill, The Hound of Bonacville, “The Independent”, 23 luglio 2008, p.10
http://www.indyeastend.com/picpaperissues/2008-07-23/110.lg.jpg
- Joye Browne, The Montauk Monster: Legend or Latex?, Newsday.com, 31 luglio 2008
http://www.newsday.com/news/printedition/longisland/ny-ijoy315783175jul31,0,7319518.column
- Paul Wagenseil, 'Montauk Monster' Mystery Gets More Mysterious, 1 agosto 2008
http://www.foxnews.com/story/0,2933,396182,00.html
- Hamilton Nolan, Montauk Monster: Vole or Satan?, Gawker.com, 1 agosto 2008
http://gawker.com/5032170/montauk-monster-vole-or-satan
- Paolo Ottolina, Il mostro di Montauk fa impazzire il web, Corriere.it, 1 agosto 2008
http://www.corriere.it/esteri/08_agosto_01/montauk_monster_379870c0-5fd4-11dd-8d8f-00144f02aabc.shtml
- Paolo Ottolina, E il mostro di Montauk diventa una "celebrity" del web. Ma il mistero resta, 4 agosto 2008:
http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_04/montauk_monster_personaggio_6fbb7c3e-6206-11dd-bd3f-00144f02aabc.shtml
- Alessandra Farkas, «Il Montauk? Una trovata pubblicitaria», Corriere.it, 8 agosto 2008
http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_08/mostro_montauk_trovata_pubblicitaria_ba7299e0-6573-11dd-ab30-00144f02aabc.shtml
(ripubblicato in forma ridotta e non firmato, con il titolo Il mostro di Montauk? Una trovata pubblicitaria, in “Corriere della Sera”, 10 agosto 2008, p.21)
- Darren Naish, What was the Montauk monster?, nel suo blog "Tetrapod Zoology", 4 agosto 2008
http://scienceblogs.com/tetrapodzoology/2008/08/the_montauk_monster.php
- [Lorenzo Rossi], Aggiornamento da Montauk: il procione vince al photofinish, Criptozoo.com, 5 agosto 2008
http://www.criptozoo.com/absolutenm/templates/skin.asp?articleid=221&zoneid=1
- Discussione sul mostro di Montauk nel forum di Bibliotopia
http://bibliotopia.forumfree.net/?t=30646207
- L’immagine di Grant Niesner citata nel testo è visibile a questo indirizzo:
http://www.animachina.com/images/whatisit/montauk_monster_is_raccoon.jpg